Pierluigi Di Chiaro, PhD

Qual é stata la tua formazione?

La mia prima esperienza sul cancro è stata durante i miei studi Universitari presso l’Università di Bologna. Sono stato sempre affascinato da come le cellule del cancro possano attivare sofisticati meccanismi molecolari e differenti comportamenti cellulari. Per questo motivo, decisi di acquisire più esperienza in diversi laboratori di ricerca oncologica. Ho trascorso dei periodi all’estero presso il CIC bioGUNE a Bilbao e presso L’Università di Birmingham dove ho acquisito una maggiore conoscenza sul cancro e un forte interesse nel proseguire la mia carriera sulla ricerca sul cancro.Tornato in Italia e grazie al Dr. Gioacchino Natoli and Dr. Giuseppe Riccardo Diaferia (co-fondatore di IPCC), ho intrapreso il mio dottorato di ricerca presso l’Istituto Europeo di Oncologica (IEO) studiando le diverse componenti cellulari che caratterizzano i campioni clinici di adenocarcinoma pancreatico duttale usando innovative tecniche di trascrittomica spaziale.
Recentemente, ho vinto una prestigiosa borsa di studio finanziata da AIRC per lo studio dell’eterogeneità, o variabilità intra-tumorale, delle diverse popolazioni cellulari che compongono lo stroma nell’adenocarcinoma pancreatico duttale.

Perche’ hai scelto di fare ricerca sul tumore al pancreas?

Il tumore al pancreas è associato a una nefasta prognosi e diventerà la seconda causa di morte tra i tumori entro il 2030. Da quando ho iniziato a lavorare sul tumore a pancreas durante il mio dottorato di ricerca, ho compreso che questa sua aggressività non è stata ancora pienamente compresa. Per questo motivo, ho deciso di proseguire la ricerca su questa malattia cercando di capire perché questo tumore rimane ancora cosi letale e perché le attuali terapie non portano ai risultati sperati. Questo lavoro richiede molto impegno e dedizione, ma sapere che tutto ciò che facciamo ogni giorno porterà in un futuro non troppo lontano benefici clinici importanti e risolutivi rappresenta un elemento di forte e profonda motivazione.

Di cosa si occupa la tua ricerca?

L’adenocarcinoma pancreatico duttale rappresenta uno dei tumori umani più letali di cui non esistono terapie che possano migliorare o cambiarne il decorso. Lo stroma rappresenta la componetene principale dell’intero tumore ed è caratterizzato da una complessa combinazione di diversi tipi di cellule. Diversi studi mettono in risalto che le diverse componenti stromali associate al tumore posso influenzare il comportamento delle cellule tumorali promovendone la crescita incontrollata, l’invasione cellulare e l’inibizione degli effetti della chemioterapia. Per questo motivo, l’obiettivo principale del progetto è caratterizzare, dal punto di vista molecolare e trascrizionale, le diverse popolazioni cellulari che compongono lo stroma usando innovativi approcci di trascrittomica spaziale come la microdissezione laser e l’ibridizzazione fluorescente in situ.

Quali sono le prospettive future e l’impatto del tuo lavoro?

Mi aspetto di identificare la localizzazione e le basi trascrizionali di distinte sottopopolazioni cellulari dello stroma che sono preferenzialmente associate alle aree tumorali di basso o alto grado istologico. Questo potrebbe portare ad una migliore comprensione dei circuiti trascrizionali alla base dei sottotipi tumorali dell’adenocarcinoma pancreatico duttale. Una migliore comprensione del contributo da parte delle cellule dello stroma alla progressione tumorale aiuterebbe a comprendere meglio questa malattia e porterebbe a individuare eventuali vulnerabilità da sfruttare per ideare strategie terapeutiche più efficienti e precise. L’identificazione di nuove e più promettenti terapie farmacologiche contro le componenti cellulari dello stroma porterà a un rimodellamento dello stroma e quindi al miglioramento della vita del paziente.

Perché è importante fare parte di IPCC?

Riunire scienziati impegnati nella ricerca di base e clinica attraverso la Comunità Italiana Tumori del Pancreas (IPCC) e molto importante per promuovere gli scambi e le collaborazioni nel campo del tumore al pancreas.
La scienza è un processo collettivo basato sulle interazioni tra scienziati internazionali e sullo scambio di idee e diversi punti di vista. Penso che IPCC sia una grande opportunità per accrescere la nostra conoscenza sul tumore al pancreas e per unire le forze contro questa tremenda malattia.

Quando non sei in laboratorio, cosa ti piace fare?

Mi piace trascorrere il mio tempo libero con i miei amici praticando sport soprattutto calcio, uscendo per una birra, guardando film insieme e altro. Adoro anche viaggiare per conoscere nuovi posti!